giovedì 6 giugno 2013

Nine months in Pittsburgh.

"Mancano 33 giorni, e poi dirò addio per sempre al posto in cui ho vissuto l'anno più importante della mia vita. Non il più bello, né il più divertente, né il più semplice. Anzi, il più difficile. I quasi 10 mesi più duri della mia vita, in cui non ho smesso un secondo di pensare a casa, perché diciamocela tutta, casa é sempre casa. Puoi star bene ovunque, ma la tua casa e la tua famiglia sono ineguagliabili. Sembra strano che proprio io ce l'abbia fatta, di solito vedo gli altri avere successo in tutto, ma invece questa volta sono io ad essere stata forte, ad aver fatto del mio meglio e ad esserci riuscita. Io ho fatto l'anno all'estero. Che poi non é stato un anno, ma nove mesi e qualcosa, però se ci penso mi sembra molto di più. Mi sembra di essere qui da una vita, non mi ricordo più come stavo in Italia, e non vedo l'ora di riscoprirlo, credetemi...Allo stesso tempo, lasciare queste persone..mi fa venire da piangere. Persone senza le quali non sarei quella che sono ora, senza le quali non avrei avuto questa esperienza. Perché sí, ti può capitare anche la famiglia perfetta, puoi diventare una cheerleader e andare al prom con capitano della squadra di football, e magari essere incoronata regina del ballo. Ma a me é capitata una famiglia non perfetta, amici non perfetti, non sono di certo la persona più popolare della scuola, ma io sono contenta di ciò che ho ricevuto. Se il destino mi ha dato questo, vuol dire che é ciò che é giusto per me, quello che dovevo ricevere, e sono felice così. Ce l'ho fatta. Ho vissuto all'estero da sola, senza nessuno, contando solo su me stessa e ce l'ho fatta. E vaffanculo a chi mi diceva 'proprio tu vai in America! Non ti ci vede proprio!' Eccomi, guardami! Guardami ora, guarda la vita che mi sono costruita partendo da zero."

Altro che 33, me ne mancano 9 di giorni, ora. Questa cosa l'avevo scritta a maggio, e diciamo che alcune cose sono cambiate...non avrei mai immaginato di poterlo dire, credetemi...é stato l'anno più bello della mia vita. Nonostante le difficoltà, i momenti di solitudine, la lingua che ancora non é perfetta, i litigi, le persone stronze...nonostante tutto questo, è stato l'anno più bello della mia vita. Mi ricordo la frase che disse una ragazza in un video, ho dimenticato le parole esatte ma era più o meno così: "É l'esperienza più difficile, impegnativa, devastante che si possa fare..ma la suggerirei a tutti." Esattamente quello che penso io, la consiglierei a chiunque, davvero. Poi il fatto che non tutti riuscirebbero a farlo é un altro paio di maniche. É una cosa che ti cambia dentro, l'esperienza di una vita. Sembra una frase fatta, ma prende diverse sfumature a seconda di chi la vive sulla propria pelle. Oggi c'erano tutti gli armadietti vuoti, senza i nostri nomi sopra, senza le decorazioni. É finita. E fa male pensare che non sarà più come prima, non ci saranno più le stesse persone, le stesse classi. Anche se torni qua, non sarà mai la stessa cosa. Non ci sarà più Jake in libreria, non ci sarà più Sean che mi fa i disegni sugli appunti di storia, né Bobby che mi fa le facce, ne John che mi fa foto a tradimento, né Dylan che mi chiede inglese. Una parte della mia vita che non ci sarà più. Tutto finisce, non possiamo fare altro che accettarlo, il tempo non si ferma per noi. Ho paura di tornare a casa. Perché adesso, qua in America, mi sento piena. Non so nemmeno io di cosa, piena di coraggio, forza, esperienza, nuove conoscenze. Ho paura che tornando a casa tornerò ad essere la stessa persona di prima, come se questo fosse stato tutto un sogno e all'improvviso mi fossi risvegliata, vuota. Oggi abbiamo fatto l'assemblea degli awards, una noia mortale infatti io e Kayla ci siamo quasi addormentate, ma la parte bella é stato il video finale fatto da Chrissi sulla classe del 2013, ovvero noi senior, in memoria di Nigel, il ragazzo che era morto a settembre. Molti piangevano, a me sono venute le lacrime quando Mrs. Frau ha detto: "We are proud to say that we know you." La classe del 2013 non é un gruppo di studenti, ma una famiglia. Magari non proprio per me, perché alla fine sono qui da poco, ma per loro che si conoscono tutti dall'asilo sí. Ora sono a casa, grazie al cielo John mi ha portata in macchina così non sono dovuta restare a scuola a far nulla. Vi saluto, che tra poche ore vado a prendere mia mamma in aeroporto :)
Ciaooo
<3

2 commenti:

  1. ciao ti ho seguito da mesi è stato bellissimo e utilissimo!! un grosso in bocca al lupo per il rientro ( facci sapere se è un trauma ti prego!!) Io partirò ad agosto, mi dai un consiglio per cosa fare per le carte di credito e per la sim? da qui sembra tutto difficile e costoso!

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  2. sarà un trauma, lo so già :) carta di credito io ho la master card, per la sim fatti mettere nel piano tariffario della famiglia ospitante!

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