giovedì 7 marzo 2013

Six months in Pittsburgh.

Questo post sarà un papiro, me lo sento, ma sono qui da METÁ ANNO e quindi ne vale la pena. Sei mesi, 181 giorni per la precisione. Non ci sto credendo, vi giuro mi sembra ieri che ero a Ostuni in spiaggia a controllare la mail ogni 7 secondi per vedere se mi era arrivata la famiglia. Mi sembra ieri che mia mamma mi diceva "Pennsylvania", che partivo da Roma, che in aeroporto con Gianni (exchange tedesco) non trovavamo nessuno di AFS, che incontravo la famiglia per la prima volta, che vedevo la scuola per la prima volta e che non capivo nulla di quello che mi diceva il counselor. Mi sembra ieri che Jake veniva da me in palestra dicendo "sei la ragazza italiana vero? piacere, Jake" e io andavo in mensa il giorno dopo a chiedere ad Emma se l'avesse visto, ma non mi ricordavo più il suo nome. Mi sembra ieri che andavo in biblioteca e conoscevo Sean per la prima volta, dio quanto mi manca stare con lui. Mi sembra tutto ieri. Invece é sei mesi fa. Se guardo a tutta l'esperienza in generale, mi chiedo come io abbia fatto. Cioè cavolo quanto dev'essere stato difficile il primo giorno, dove non conoscevo proprio nessuno, quanto dev'essere stato brutto andare a letto la prima notte e pensare di essere in una nuova casa e di doverci restare fino a giugno? Peró giorno dopo giorno andavo e vado avanti. E ora é tutto facile, facile andare a scuola, facile stare con la famiglia, facile vivere qui. Ormai questa é la mia vita, ciò a cui mi sono abituata con tanto sacrificio. Sí, sacrificio, perché é difficile abituarsi a una vita tutta nuova e completamente diversa da quella italiana. Bisogna rinunciare a tante cose.
Dimenticatevi il concetto di 'oh, oggi la scuola e chiusa per qualsiasi motivo, ora prendo l'autobus e vado a casa del mio amico', perché tanto qua gli autobus non esistono e comunque non avrete amici così fraterni da dire vado da lui decidendo all'ultimo secondo. Dimenticatevi 'mamma non é che mi dai un passaggio al McDonald's e poi mi vieni pure a prendere?' perché chiedere sempre passaggi all'hostfamily non é così semplice. Dimenticatevi 'non ho fatto i compiti ma li copio domani in classe' perché in America non si copia (oh meglio, pochi lo fanno, ma sono quelli tipo Dylan e Jake che piuttosto che fidarti di loro consegni il foglio in bianco). Dimenticatevi 'ho appena conosciuto una persona, domani la saluto in corridoio e cerco di parlarci di nuovo' perché in corridoio quella persona filerà dritto senza degnarvi di uno sguardo. Dimenticatevi 'oh finalmente é sabato sera! Vado al bar con gli amici a prendere qualcosa' perché, se siete fortunati, l'unico bar che ci sarà nel raggio di 15km da casa vostra sarà una sorta di Starbucks che chiude alle 18. Dimenticatevi 'durante la verifica copierò dal secchione' perché il secchione coprirà il suo test per non farvelo vedere. Dimenticatevi girarsi verso gli amici quando la prof dice di lavorare a gruppi (questo i primi mesi, poi migliora). Dimenticatevi 'ho litigato con quella troia, meno male che ho i miei amici che mi sostengono' perché alla maggior parte di loro non interesserà nulla. Dimenticatevi 'mi é successa una cosa fantastica, domani appena arrivo a scuola la racconterò ai miei amici' perché, di nuovo,  non gliene fregherà nulla. Io penso che non si ascoltino nemmeno tra di loro. Parlano di cose superficiali. Vedo molte amicizie superficiali qui, non so se sia nella mia scuola o in America in generale. Non hanno argomenti concreti. É difficile, e' una vita completamente diversa e che tu lo voglia o no ti devi abituare. E tutte le persone che dall'Italia dicono 'ti capisco', dovrebbero un attimo rendersi conto che i problemi che si hanno qui non li capisce nessuno, ( Jake wrote this; I love Marti so much!She is the best. she is a great friend who is always willing to talk and helps me with homework.Martina = Sex. ) (<-come posso non volergli bene? Sto aggiornando dalla libreria e, mentre andavo un attimo all'armadietto a prendere inglese da fargli copiare, l'ha scritto.) Ahaha beh dicevo, quei problemi non li capisce nessuno, perché quando ti dicono 'eh capisco, anche io ho dei problemi..' si ma credimi che non é la stessa cosa. Non mi dilungo su questa cosa, perché gli exchange già sanno di cosa parlo, i futuri exchange lo scopriranno tra 5 o 6 mesi, e i non exchange non lo capiranno mai. Possono solo immaginarlo.
Peró okay, dimenticatevi tutte quelle cose, ma siate pronti ad accoglierne altre, altrettanto belle. Siate pronti ad accogliere amici che scrivono sul tuo blog appena esci dalla libreria haha, siate pronti a ricevere un sorriso o un saluto che, credetemi, vi cambia la giornata. Siate pronti a diventare super orgogliosi di voi stessi quando vi renderete conto di quanto avete ottenuto. Alla tristezza al solo pensiero di lasciare queste persone, e alle lacrime durante il viaggio di ritorno (che non ho ancora fatto hahaha ma già prevedo pianti a gogo). Preparatevi all'homecoming, che e' davvero una figata se ci vai con le persone giuste. E a quando la tua host family capirá davvero la persona che sei e ti riempirà di complimenti davanti agli altri. A quando prenderai la tua prima A e realizzerai di avere voti migliori degli americani. A quando svegliandoti la mattina ti arriverà un sms dai tuoi host parents che ti dicono che la scuola é chiusa per la neve e puoi tornare a letto. (Tipo ieri mattina. Jake quella roba l'ha scritta settimana scorsa perché quella parte di post l'avevo già scritta).
Insomma, ci sono tante cose belle, sta a te accoglierle nel miglior modo possibile. É davvero l'esperienza che consiglierei a tutti, perché tutte le cose negative in futuro si riveleranno positive perché ti avranno fatto crescere. E non é una frase fatta.
In questo momento sto bene qui, ma comunque la mia voglia di andare a casa c'é. Ma non "oddio chi me l'ha fatto fare voglio tornarmene a casa mia", quello mai. Ma semplicemente la voglia di riscoprire tutto, tutte le cose di cui ormai mi sono dimenticata. Mi sono dimenticata com'é stare con i miei veri amici, com'é stare con la mia vera famiglia, com'é mangiare una pizza vera, e dormire nel mio letto, e prendere in braccio il mio cane. Com'è andare al parco con i miei amici e studiare al bar, che poi siamo sempre in metá di mille e non si studia mai. Com'é vagare per Milano in attesa che i miei escano dall'ufficio e mi portino a casa in macchina. Com'é quello scambio di messaggi 'mamma a che ora esci oggi?' 'posso uscire alle 17:23 o alle 18:22 così faccio gli straordinari' 'no okay allora vado a casa col papá' 'papá a che ora esci?' 'tardi perché ho dei clienti' 'ah allora riscrivo alla mamma' 'mamma torno con te, ci vediamo alla metro di San Donato alle 6 e mezza' ERA SEMPRE COSI HAHAHA. Uscire per portare in giro Pepe, e stare in giro giusto 10 minuti perché non avevo voglia di star fuori, ma ogni tanto incontrare Ale per strada e stare fuori al gelo a parlare per due ore. Oppure uscire a Sant'Angelo, 'dove andiamo?' 'AL FAMILA.' (un centro commerciale) E ogni volta incontrare quello che mi piaceva alle medie. Mia nonna 'Martina ho comprato la torta al limone al DL' e mio nonno 'in realtà se l'é comprata per lei facendo finta che fosse per te'. Le 12 ore di macchina per andare in Puglia, Ostuni, Villanova, Camerini, Il Faro, il Pathos, i ragazzi del Residence, Fontanelle e Rosa Marina. QUESTA QUI É LA MIA VERA VITA, capite? Qui é come se vivessi in un mondo parallelo, dal quale uscirò tra ESATTAMENTE CENTO GIORNI. E tornerò alla MIA vita, che non é né meglio né peggio, solo diversa. Tornerò alla mia vita con la consapevolezza che questi 9/10 mesi li porterò con me per sempre.
HOW DO YOU KNOW THE WORLD, IF YOU HAVE NEVER BEEN AN EXCHANGE STUDENT?
Marti.

15 commenti:

  1. Complimenti, davvero! Se mi devo immaginare tra un anno vorrei essere come te, aver raggiunto quella consapevolezza e maturità! E soprattutto bel post, mi ha quasi fatto piangere. :)

    RispondiElimina
  2. Bellissimo Post Marti :) sono commossa!
    Devo dire peró che mi sono anche spaventata leggendo alcune cose, ma so che questa esperienza ha anche lati negativi :) tu sei lì da 180 giorni e a me ne mancano 163 alla partenza ( non so la data è un'ipotesi che portiamo avanti) e non ti nascondo che a volte ho davvero profonde crisi che nessuno capisce e capirà mai :)
    Ma per fortuna ci siete voi exchange che comdividete tutto nei blog, se non fosse per voi non sarei diciamo pronta a determinate cose :)
    Ti auguro il meglio Marti :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si, i blog danno senza dubbio un aiuto enorme! E non ti spaventare, io ho elencato cio che vedo qui nella MIA america, non e' detto che la tua esperienza e le persone che incontrerai saranno uguali ;)

      Elimina
  3. Il post più bello che tu abbia mai scritto

    RispondiElimina
  4. Martina, sei perfetta! Love, mom

    RispondiElimina
  5. complimenti!!! bellissimo blog!sono un ragazzo che partirà ll anno prossimo negli USA con AFS, ho letto tutto il blog in circa due settimane perchè è davvero bello! ti devo dire grazie perchè mi hai davvero fatto capire cosa vuol dire questa esperienza e chiarito un sacco di cose! hai sottolineato sia parti negative che positive e come le hai affrontate! ancora complimenti continuerò a leggere il blog :)

    RispondiElimina
  6. grazie mille dei complimenti sono contenta che ti sia servito :D

    RispondiElimina
  7. lol si mi é venuto bene sto post hahahaah

    RispondiElimina
  8. Bellissimo post! Totalmente sincero, il tuo blog è quello che sicuramente mi ha aiutato di più per prepararmi all'esperienza, lo adoro, grazie per condividere con noi i tuoi pensieri!

    RispondiElimina
  9. grazie a te per i complimenti! sono felice che ti stia servendo :D

    RispondiElimina