mercoledì 7 novembre 2012

Two months in Pittsburgh.

"Ciao Marti futura!
Ora siamo nell'hotel di NY e stiamo facendo l'ennesima orientation, che sbatti! Va beh domani si va dall'hostfamily, non so cosa aspettarmi..piú che altro ho paura che non mi facciano uscire, peró dai spero che mi troverò bene! Prima Leila mi ha scritto che non vede l'ora di vedermi, che patata! Per ora sono tranquilla, non ho più paura, penso che questo sia il posto adatto a me, era il mio sogno e si sta realizzando. Tre cose che vorrei fare nei prossimi due mesi? Innanzitutto creare un bel rapporto con la famiglia, vorrei sentirmi a casa. Poi avere degli amici a scuola, ovvio. Spero di parlare un inglese decente, per ora capisco tutto quello che dicono ed è già un buon risultato. So che mi troverò a disagio in tante situazioni ma poi sarà sempre più facile! La terza cosa, mmh boh, sinceramente vorrei anche praticare qualcosa come volleyball o cross country! Spero davvero che vada tutto bene, è il sogno che ho da anni e voglio realizzarlo. Bye! Marti."

Ed eccoci qua, due mesi. Sinceramente mi sembra di essere qua da una vita, mi sembra passato un sacco da quando ho scritto quella lettera a me stessa. Alla fine due mesi non sono tanti, peró se penso che questo percorso ne dura dieci, beh in questo caso anche due mesetti hanno il loro valore. Dunque, cos'ho raggiunto in questi sessanta giorni...ho creato un bel rapporto con l'hostfamily, direi di sì. Anche se a volte mi sembra che non facciano caso a me più di tanto, ma sono solo paranoie che mi faccio io. Vado bene a scuola, domani dovrebbe arrivare la pagella delle prime nove settimane e credo che siano tutte A e B. Ho dei conoscenti, non li chiamo ancora amici, non ce la faccio proprio. Forse Jake e Sean posso chiamarli amici, ma neanche poi così tanto. Boh. Johanna, come ho già detto, ogni tanto non la vedo sincera, penso che non ci sia proprio quel feeling che lega due amici come magari posso averlo con Luigi (se stai leggendo, non abituarti a questa tenerezza, lol). Comunque ormai diciamo che a scuola mi sono ambientata, ho le mie abitudini e non sembro più la cretina di turno che magari non sa come funzionano i computer o non capisce se c'è un compito per il giorno dopo. Se il prof di inglese scrive "I.R. due dec. 7" so che significa individual reading, prima non lo sapevo. A food class so in che frigo si trovano le uova e in che armadio devo mettere le cups e i tablespoons. Ormai giuro anche fedeltà alla bandiera tutte le mattine ahah. Va tutto bene comunque. Ho pure sognato in inglese una volta.
Non ho ancora avuto nessuna crisi, il massimo che mi è successo è stato avere gli occhi lucidi, neanche piangere, vedendo foto delle mie amiche insieme, e io che non sono con loro. E credetemi, in Italia piangevo per qualsiasi stupidaggine. Teoricamente a Natale dovrebbe venire mia mamma, non vedo l'ora che incontri tutte le persone con cui vivo ora, che veda la scuola, la casa, tutto. Spero si porti dietro anche Pepe, perché mi manca davvero in un modo terribile, quell'ammasso di pelo bianco che ti morde i piedi ogni volta che ti muovi nel letto, bel patatino mio <3
Ogni tanto faccio delle lunghe camminate e penso a quello che sto facendo. Quando i volontari di AFS ci dicevano che la nostra autostima sarebbe aumentata avevano pienamente ragione. Ora penso che io e gli altri exchange stiamo facendo una cosa che davvero poche persone hanno il coraggio di affrontare, trascorrere quasi un anno a 7000km di distanza dalla tua famiglia e dai tuoi amici, andare in un paese dove non parlano la tua lingua, vivere a casa di sconosciuti, ricrearsi una vita da zero, tutto questo a 17 anni. Alla fine di quest'avventura penso che per qualunque ostacolo mi dirò 'Hey, hai fatto un anno in america, non puoi fare questo?'. In questo momento mi ripeto 'Hey, stai vivendo in america, non puoi fare una tesina in tedesco?' Gia, perché la mia adorata scuola di merda vuole che la faccia in tedesco, facilissimo.
Tra sette mesi esatti parto per il viaggio nella west coast con Belousa.com, alcuni miei amici exchange verranno con me e so che sarà divertentissimo anche se probabilmente perderò la graduation. Pace, torno l'anno prossimo a vedere quella degli attuali juniors! Dopo il viaggio, l'ultima settimana americana e poi torno in Italia, non nascondo che vorrei arrivasse in fretta quel giorno, non perché stia male qui eh, però PER ORA sento ancora che la mia vita é la. Magari tra un po' mi ricredo!
Vado a cena! Un bacione a tutti!



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