lunedì 7 gennaio 2013

4 months in Pittsburgh.

Ebbene si, quattro mesi. Quasi metà. E' assurdo come il tempo sia volato, mi sembrava ieri che leggevo i blog di Gaia e Chiara dicendo ''un giorno sarò nei loro panni'' ed eccomi qui, nei loro panni ora. Questi giorni non me li sto vivendo alla grande, nel senso c'è qualcosa che mi lega all'Italia (si, lui, mi da fastidio ammetterlo ma è cosi) e che non mi permette di vivere al 100% la mia vita americana, perché  passo la mia giornata a pensare cosa sarebbe successo con lui se fossi rimasta inItalia. E so benissimo che la risposta è NIENTE, non sarebbe successo niente, ma purtroppo c'è quel qualcosa che inizia per A che ti metter il prosciutto sugli occhi e ti fa avere quella poca speranza. Figo che sto scrivendo queste cose e tutta la mia famiglia legge il blog, va beh, sono stati giovani anche loro. Ad ogni modo, sono felice di essere qui e ripeterò sempre che non avrei potuto fare una scelta migliore, nonostante tutto. Non starò a farvi l'elenco delle cose che ho imparato e di quanto sono cresciuta, perché tanto lo faccio tutti i mesi...però se penso che tra 5 mesi torno a casa. Che tra 5 mesi non vedrò più questi posti e queste persone. Che tra 5 mesi non potrò più oziare al pomeriggio perché è l'anno della maturità e farei meglio a studiare piuttosto che dire 'come vada vada, al massimo prendo 8'. (Sí, è questo che succedeva gli anni scorsi). La voglia di tornare a casa e rivedere tutti c'è, non posso negarlo, penso che sia così per tutti o almeno per il 99% degli exchange students, insomma alla fine quella era la mia vita da 17 anni e sono quattro mesi che non la vivo più, e mi manca. Ma qui ne ho un'altra di vita, e mi mancherà altrettanto. Mi sembra di star dicendo un sacco di cose senza arrivare ad un punto concreto, no? Boh. Cerchiamo di trovarlo allora questo punto concreto...fate l'anno all'estero, fatelo. Non c'è soddisfazione più grande di arrivare a giugno e dire ce l'ho fatta. Ce l'ho fatta a trovare nuovi amici dove nessuno parlava la mia lingua, ce l'ho fatta a vivere sotto allo stesso tetto con estranei, ce l'ho fatta a rifarmi una vita da capo, ce l'ho fatta a studiare tutte le materie in lingua. E quelle persone che sono ancora a Milano...boh, è brutto da dire, ma loro cos'hanno fatto? E so che molti mi direbbero 'ho avuto anche io le mie difficoltà' ma quando sei qui le difficoltà di Milano sono il nulla. Non sto nemmeno a spiegare il perché, se siete exchange lo sapete già, se partirete l'anno prossimo lo scoprirete da soli, e se non partirete mai non potete capire cosa intendo. "Ti capisco" Sí, sta cippa, non hai idea di cosa significhi l'anno all'estero, lo puoi immaginare ma non lo puoi capire, fidati.
Beh, ad ogni modo oggi è stata una giornata piuttosto divertente: la mattina ho perso l'autobus perché il mio SECONDO iPhone non si accende più quindi ho messo la sveglia sul mio vecchio blackberry, senza sapere che aveva l'orario sballato :D Quindi Julian mi ha accompagnata a scuola e sono arrivata con 2 minuti di ritardo, niente in pratica haha. A food abbiamo fatto delle cose alla cannella, che sono venute schifose, ma diciamo che cucinare con il capitano della squadra di football non mi dispiace mai :') A Gym la frase che ormai è diventata il mio incubo: trovate un partner. Grazie a qualcuno da lassù, ho avuto il coraggio di andare da un tizio (Julien, quello con cui facevo volano) e chiedergli di essere in coppia. Abbiamo fatto addominali e flessioni, niente di che. In libreria siamo stati io Johanna Jake e Sean, amo quando siamo solo noi 4, non so perché, mi sento tra amici. Spagnolo abbiamo riso un sacco per varie parole che agli americani non venivano, tipo Paul non riusciva a dire la doppia r, e poi la Señora fa: "Hay dulces en la Aguila Gigante?" cioè io ci ero arrivata a capire che fosse Giant Eagle, il supermercato, ma gli altri erano tipo 'What the heck is she talking about?'. Biologia Mrs Selep ci ha rivelato una perla di saggezza: Good, Better, Best. Never let it rest, until the good gets better and the better gets best. Bella, no? Storia anche lí abbiamo riso un sacco perché continuavano a mettere i piedi sul banco e il prof sgridava tutti tranne Luke, va beh lol sul momento faceva ridere ahahah. Inglese nulla di che.
Ah, sono FISSATA con questa frase: e quando lui scoppiava a ridere, io scoppiavo a vivere. Cioè boh è bellissima jdkjfhjsfhjksdfgjksdg. Bene, ora vado a dormire un po' dato che ieri sera ho avuto la brillante idea di parlare su fb con l'Ali fino alle 2, per poi svegliarmi alle 6:30. OTTIMO.
Besos <3

2 commenti:

  1. E' proprio vero che quando uno dice "ti capisco" non può capire davvero...mi sembra moooooolto più di 4 mesi eppure è così!

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  2. Ma va come fanno a capire... Dai ancora 5 e siamo dagli altri ;)

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